05 febbraio 2006

 

L'assoluta normalità di Harry


«Una manina si richiuse sulla lettera che aveva accanto e lui continuò a dormire,
senza sapere che era speciale, senza sapere che era famoso...
Non poteva sapere che, in quello stesso istante, da un capo all'altro del paese, c'era gente che si riuniva in segreto e levava i calici per brindare
"a Harriy Potter, il bambino che è sopravvissuto
"».



(J.K. ROWLING, Harry Potter e la pietra filosofale, traduzione di Marina Astrologo, Salani Editore, 1999, p. 21)

Comments:
Speciale, si.

Solo il pensiero che dopo l'uscita del prossimo libro sarà tutto finito mi viene da piangere. Non è bello sapere che non sarà più con me.
Anche se poi non è del tutto vero perchè sarà sempre con me.
 
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