31 gennaio 2006

 

Gli affiderei la mia stessa vita


«Lo porterà Hagrid».
«E a lei pare... saggio... affidare a Hagrid un compito tanto importante?»
«Affiderei a Hagrid la mia stessa vita» disse Silente.






(J.K. ROWLING, Harry Potter e la pietra filosofale, traduzione di Marina Astrologo, Salani Editore, 1999, p. 18)

29 gennaio 2006

 

Basterà una lettera?


«Harry Potter... venire ad abitare qui?»
«E' il posto migliore per lui» disse Silente con fermezza.
«La zia e lo zio potranno spiegargli tutto quando sarà più grande. Ho scritto loro una lettera».
«Una lettera?» gli fece eco la McGranitt con un filo di voce, tornando a sedersi sul muretto.
«Ma davvero, Silente, crede di poter spiegare tutto questo per lettera? Questa gente con capirà mai Harry Potter».
[...]
«Non riesce a capire quanto starà meglio, se crescerà lontando da tutto questo fino al giorno in cui sarà pronto per reggerlo?»

(J.K. ROWLING, Harry Potter e la pietra filosofale, traduzione di Marina Astrologo, Salani Editore, 1999, p. 17-18)

 

Come ha fatto Harry a sopravvivere?


«E'... vero?» balbettò la professoressa McGranitt. «Dopo tutto quel che ha fatto... dopo tutti quelli che ha ammazzato... non è riuscito a uccidere un bambino indifeso? E' strabiliante... di tutte le cose che avrebbero potuto fermarlo... Ma in nome del cielo, come ha fatto Harry a sopravvivere?».
«Possiamo fare solo congetture» disse Silente. «Forse non lo sapremo mai».








(J.K. ROWLING, Harry Potter e la pietra filosofale, traduzione di Marina Astrologo, Salani Editore, 1999, p. 17)

28 gennaio 2006

 

Silente e Voldemort


«Voldemort aveva poteri che io non avrò mai».
Albus Silente









(J.K. ROWLING, Harry Potter e la pietra filosofale, traduzione di Marina Astrologo, Salani Editore, 1999, p. 16)

26 gennaio 2006

 

Il coraggio di chiamarlo per nome


«Mia cara professoressa, una persona di buonsenso come lei potrebbe decidersi a chiamarlo anche per nome!! Tutte queste allusioni a 'Lei-Sa-Chi ' sono una vera stupidaggine... Sono undici anni che cerco di convincere la gente a chiamarlo col suo vero nome: Voldemort [...]
Crea tanta di quella confusione continuare a dire 'Lei-Sa-Chi'. Non ho mai capito per quale ragione bisognasse avere tanta paura di pronunciare il nome di Voldemort».

Silente alla professoressa McGranitt, davanti a Privet Drive n. 4 la sera in cui tutto ha inizio.





(J.K. ROWLING, Harry Potter e la pietra filosofale, traduzione di Marina Astrologo, Salani Editore, 1999, p. 14)

 

Un terribile dubbio


«Ma siamo proprio sicuri che se n'è andato, Silente?».

La professoressa McGranitt a Silente,
davanti a Privet Drive n. 4
la sera in cui tutto ha inizio.











(J.K. ROWLING, Harry Potter e la pietra filosofale, traduzione di Marina Astrologo, Salani Editore, 1999, p. 14)


21 gennaio 2006

 

La prima volta di Silente


Un uomo apparve all'angolo della strada che il gatto aveva tenuto d'occhio; ma apparve così all'improvviso e silenziosamente che si sarebbe detto fosse spuntato da sotto terra. La coda del gatto ebbe un guizzo e gli occhi divennero due fessure.
In Privet Drive non s'era mai visto niente di simile. Era alto, magro e molto vecchio, a giudicare dall'argento dei capelli e della barba, talmente lunghi che li teneva infilati nella cintura. Indossava abiti lunghi, un mantello color porpora che strusciava per terra e stivali dai tacchi alti con le fibbie. Dietro gli occhiali a mezzaluna aveva due occhi di un azzurro chiaro, luminosi e scintillanti, e il naso era molto lungo e ricurvo, come se fosse stato rotto almeno due volte. L'uomo si chiamava Albus Silente.


(J.K. ROWLING, Harry Potter e la pietra filosofale, traduzione di Marina Astrologo, Salani Editore, 1999, p. 12)

 

Un nome davvero volgare


«Il figlio... dovrebbe avere la stessa età di Dudley, non è vero?».
«Suppongo di sì» rispose Mrs Dursley, rigida come un manico di scopa.
«E, com'è che si chiama? Howard, no?».
«Harry! Che poi è davvero un nome volgare, se proprio lo vuoi sapere».





(J.K. ROWLING, Harry Potter e la pietra filosofale, traduzione di Marina Astrologo, Salani Editore, 1999, p. 11)

 

31 ottobre 1981


«Si rallegri, perché Lei-Sa-Chi finalmente se n'è andato! Anche i Babbani come lei dovrebbero festeggiare questo felice, felicissimo giorno!»

Un ometto dal mantello viola a Mr. Dursley








(J.K. ROWLING, Harry Potter e la pietra filosofale, traduzione di Marina Astrologo, Salani Editore, 1999, p. 9)


20 gennaio 2006

 

Quella mattina di quel martedì...


«Quando i coniugi Dursley si svegliarono, la mattina di quel martedì grigio e coperto in cui inizia la nostra storia, nel cielo nuvoloso nulla faceva presagire le cose strane e misteriose che di lì a poco sarebbero accadute in tutto il paese».







(J.K. ROWLING, Harry Potter e la pietra filosofale, traduzione di Marina Astrologo, Salani Editore, 1999, p. 5)

18 gennaio 2006

 

Incipit


«Mr e Mrs Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di poter affermare che erano perfettamente normali, e grazie tante. Erano le ultime persone al mondo da cui aspettarsi che avessero a che fare con cose strane o misteriose, perché sciocchezze del genere proprio non le approvavano».





(J.K. ROWLING, Harry Potter e la pietra filosofale, traduzione di Marina Astrologo, Salani Editore, 1999, p. 5)

17 gennaio 2006

 

La lode più grande


Il petto di Hagrid si gonfiò mentre guardava Harry. «Hai fatto quello che avrebbe fatto tuo padre, e non c'è lode più grande di questa».
Harry gli rispose con un sorriso. Era la prima volta da giorni che sorrideva.









(J.K. ROWLING, Harry Potter e il calice di fuoco, traduzione di Beatrice Masini, Salani Editore, 2001, p. 611)

16 gennaio 2006

 

Auror


«L'occhio magico di Moody vibrò indugiando su Hermione.
«Tu sei un'altra che dovrebbe pensare alla carriera di Auror» le disse.
«La tua testa lavora nel modo giusto, Granger».











(J.K. ROWLING, Harry Potter e il calice di fuoco, traduzione di Beatrice Masini, Salani Editore, 2001, p. 486)

15 gennaio 2006

 

Chi può vedere i Thestral?


«Possono vedere i Thestral» rispose Hermione, «solo le persone che hanno visto la morte».













(J.K. ROWLING, Harry Potter e l'Ordine della Fenice, traduzione di Beatrice Masini, Salani Editore, 2003, p. 425)

14 gennaio 2006

 

A volte le strade si dividono


«Se la tua ostinazione nel chiudere gli occhi ti conduce a questo, Cornelius» rispose Silente, «allora qui le nostre strade si dividono. Devi comportarti come ritieni giusto. E io... io mi comporterò come ritengo giusto».












(J.K. ROWLING, Harry Potter e il calice di fuoco, traduzione di Beatrice Masini, Salani Editore, 2001, p. 602)

13 gennaio 2006

 

Il coraggio delle proprie scelte


«Insomma, Hagrid, se stai cercando di ottenere il consenso universale, temo che resterai chiuso in questa capanna per un sacco di tempo» disse Silente, che ora lo scrutava con sguardo deciso attraverso gli occhialetti a mezzaluna.
«Da quando sono diventato Preside di questa scuola, non ho passato una settimana senza ricevere almeno un gufo di protesta per il modo in cui la dirigo. Ma che cosa dovrei fare? Barricarmi nel mio studio e rifiutarmi di parlare con chicchessia?»



(J.K. ROWLING, Harry Potter e il calice di fuoco, traduzione di Beatrice Masini, Salani Editore, 2001, p. 388)

12 gennaio 2006

 

Il mistero "Piton" (1)


Harry scrutò gli occhi azzurro chiaro di Silente, e la domanda cruciale gli sfuggì di bocca prima che riuscisse a fermarsi.
«Che cosa le ha fatto credere che avesse davvero smesso di sostenere Voldemort, professore?»
Silente sostenne lo sguardo di Harry per qualche secondo, e poi rispose: «Questa, Harry, è una faccenda tra il professor Piton e me»





(J.K. ROWLING, Harry Potter e il calice di fuoco, traduzione di Beatrice Masini, Salani Editore, 2001, p. 514)

11 gennaio 2006

 

Ci sono cose per cui vale la pena morire


"Le cose stanno così... ecco perché voi non fate parte dell'Ordine... non capite... ci sono cose per cui vale la pena morire!"

Sirius Balck



(J.K. ROWLING, Harry Potter e l'Ordine della Fenice, traduzione di Beatrice Masini, Salani Editore, 2003, p. 451)

10 gennaio 2006

 

Tiri Vispi Weasley



"George" disse, "credo che abbiamo raggiunto l'età per interrompere la nostra carriera accademica".
"Condivido in pieno la tua opinione" rispose disinvolto George.
"E' arrivata l'ora di mettere alla prova il nostro talento nel mondo reale, non credi?"
"Assolutamente"




(J.K. ROWLING, Harry Potter e l'Ordine della Fenice, traduzione di Beatrice Masini, Salani Editore, 2003, p. 630)

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