03 febbraio 2006

 

Quel fagottino di Harry

[Silente] depose dolcemente Harry sul gradino, tirò fuori dal mantello una lettera, la ripose tra le coperte che avvolgevano Harry e tornò verso gli altri due. Per un lungo minuto i tre rimasero lì a guardare quel fagottino; Hagrid era scosso dai singhiozzi, la professoressa McGranitt non faceva che battere le palpebre, e lo scintillio che normalmente emanava dagli occhi di Silente sembrava svanito.

[...]

«Buona fortuna Harry» mormorò. Poi girò sui tacchi e, con un fruscio del mantello, sparì.

(J.K. ROWLING, Harry Potter e la pietra filosofale, traduzione di Marina Astrologo, Salani Editore, 1999, p. 20-21)




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